Pentola in Pyrex – Come Scegliere e Prezzi

Se ti piace cucinare e cerchi recipienti che si adattino a un’ampia gamma di ricette, forse hai già sentito parlare del Pyrex. È un materiale che, a prima vista, potrebbe sembrare “solo vetro,” ma in realtà ha caratteristiche peculiari e una lunga storia alle spalle. Oggi, è sinonimo di teglie da forno, casseruole resistenti, contenitori per la conservazione degli alimenti, e persino alcune pentole speciali per cotture lente. Ma come orientarsi tra marchi, modelli e usi consigliati? Ecco una panoramica per aiutarti a decidere se il Pyrex (o il vetro borosilicato, più genericamente) è davvero la scelta giusta per te.

Breve storia del Pyrex (e del vetro borosilicato)

Tutto comincia nel 1893, quando il vetraio tedesco Otto Schott sviluppa un particolare tipo di vetro, aggiungendo triossido di boro alla miscela di sabbia silicea. L’idea era creare un materiale più resistente ai cambi di temperatura: un’innovazione cruciale per laboratori chimici e industrie, dove gli shock termici erano all’ordine del giorno. Quel vetro venne chiamato “Duran,” e fu il capostipite di tutte le varianti borosilicate.

Poi, nel 1915, la Corning Incorporated (azienda statunitense) brevettò un tipo di vetro molto simile e lo registrò come marchio: Pyrex. Col tempo, questo nome ha finito per indicare l’intera categoria di vetri borosilicati (e a volte persino altri vetri resistenti al calore). Non mancano altri brand europei come Simax, Bomex, Nonex e TGI, che producono comunque vetro borosilicato con caratteristiche analoghe. Di recente, la stessa Corning ha commercializzato negli Stati Uniti un vetro sodico-calcico con buone proprietà contro gli shock termici, mantenendo il nome Pyrex. Tuttavia, quest’ultima novità non è ancora diffusa fuori dal territorio USA.

Che cos’è il vetro borosilicato?

Il vetro borosilicato è un mix di sabbia silicea (silicio) e triossido di boro, con aggiunta di piccole percentuali di altri elementi. Secondo l’Istituto Nazionale di Standard e Tecnologia (NIST), la composizione di un tipico Pyrex borosilicato può includere:

  • 4,0% di boro
  • 54,0% di ossigeno
  • 2,8% di sodio
  • 1,1% di alluminio
  • 37,7% di silicio
  • 0,3% di potassio

Questi numeri possono sembrare tecnici, ma il succo è che il boro rende il vetro incredibilmente stabile in presenza di sbalzi di temperatura. Hai presente quando metti in forno una teglia fredda e temi che possa creparsi? Ecco, con il Pyrex il rischio si riduce parecchio, a patto di non esagerare (anche il Pyrex, infatti, ha i suoi limiti).

Il Pyrex in cucina: dalle ciotole alle casseruole

Anche se inizialmente il vetro borosilicato era usato per strumenti di laboratorio (come beute e provette), già negli anni Trenta si capì che poteva avere un ruolo interessante tra i fornelli. La Corning commercializzò una serie di contenitori per alimenti e padelle in vetro da usare direttamente sui fornelli. Nel corso del Novecento, i designer hanno creato infinite varianti, perfezionando forme, colori e resistenza.

Oggi, ciò che chiamiamo “Pyrex” comprende:

  • Teglie da forno: perfette per lasagne, arrosti, pesce, verdure gratinate.
  • Casseruole e pentole dai bordi alti: ideali per zuppe, stufati e cotture in umido.
  • Ciotole di varie dimensioni: per mischiare ingredienti o conservare alimenti in frigo.
  • Contenitori con coperchio: per conservare e riscaldare le pietanze direttamente in microonde.

Meno comuni (ma comunque esistenti) sono le padelle in Pyrex da usare sul piano cottura. Richiedono un po’ di attenzione, visto che il vetro conduce il calore diversamente dal metallo e può essere meno “veloce” nelle cotture brevi.

Vantaggi e svantaggi di pentole e casseruole in Pyrex

È facile farsi tentare dall’idea di una pentola trasparente che non si corrode e non rilascia sostanze strane, ma ci sono aspetti da considerare prima dell’acquisto.

Vantaggi

  1. Resistenza agli shock termici: Il borosilicato ha una dilatazione termica molto bassa, il che significa che sopporta meglio i passaggi dal freddo al caldo (e viceversa) rispetto al vetro comune.
  2. Neutralità verso gli alimenti: A differenza di rame o alluminio, il Pyrex non cede alcuna sostanza ai cibi. Nessun sapore metallico, nessuna reazione chimica.
  3. Facilità di pulizia: Essendo un materiale non poroso, le incrostazioni si staccano più agevolmente e non rimangono odori persistenti.
  4. Versatilità: Puoi usarlo in forno, nel microonde e su alcune tipologie di fornelli (a gas, elettrici, vetroceramica). Attenzione però: non funziona su piani a induzione, perché il vetro non è magnetico.
  5. Buona antiaderenza naturale: Non sarà come il teflon, ma di solito i cibi non si attaccano in modo esagerato, soprattutto se cuoci con un filo d’olio o un po’ di liquido.

Svantaggi

  1. Conducibilità termica non elevatissima: Simile a ferro e ghisa. Tradotto in pratica, significa che ci vuole un po’ per scaldare bene la pentola. Lo stesso vale per il raffreddamento. È utile per lunghe cotture, meno per un soffritto sprint da pochi minuti.
  2. Fragilità agli urti: Pur essendo resistente al calore, rimane comunque un vetro. Cadute accidentali o colpi violenti potrebbero incrinarlo o romperlo.
  3. Non adatto all’induzione: Se hai un piano a induzione, dovrai usare un disco adattatore (non sempre pratico) o scegliere un altro materiale.
  4. Attenzione ai cambi di temperatura estremi: Anche se sopporta meglio di un normale vetro, non bisogna passare bruscamente dal congelatore al fornello acceso. Vale sempre la regola del buon senso.

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Perché di solito si trovano casseruole e non padelle?

Se cerchi una padella in Pyrex da scottare il filetto a fiamma viva, potresti restare deluso. In generale, il Pyrex viene impiegato in oggetti con bordi alti, come casseruole, teglie e pirofile. Il motivo è la natura stessa del materiale: trattiene il calore a lungo, ma non è il massimo per cotture rapide a fiamma alta, dove servirebbe una conduzione veloce (pensa all’acciaio o all’alluminio per le rosolature lampo).

Le casseruole in Pyrex invece brillano nelle cotture in umido, negli stufati, nelle zuppe di legumi. In forno, le teglie trasparenti regalano la soddisfazione di vedere come cuoce il cibo anche dai lati, facendo un controllo visivo senza dover aprire e rovinare la cottura.

Come scegliere la pentola in Pyrex giusta

Se hai deciso di aggiungere qualche pezzo di Pyrex alla tua batteria di pentole, ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti.

  1. Valuta il tipo di cottura
    Ti piace preparare lasagne, timballi, arrosti lenti? Una teglia ovale o rettangolare è perfetta. Se preferisci minestre e piatti umidi, meglio una casseruola con coperchio (possibilmente anch’esso in vetro borosilicato, così da poter controllare la cottura senza sollevarlo continuamente).

  2. Controlla la compatibilità con il tuo fornello
    Il Pyrex va bene su gas, piastra elettrica e vetroceramica, ma non su induzione. Se vuoi usarlo sul fornello a gas, assicurati di posizionare uno spargifiamma o mantenere il calore medio-basso finché la pentola non è ben calda.

  3. Dimensioni e capienza
    Se cucini per una famiglia numerosa, una casseruola grande o una teglia ampia (anche da 3-4 litri di capacità) potrebbe rivelarsi preziosa. Se vivi da solo o in coppia, potresti puntare su dimensioni più ridotte, per evitare di dover conservare pentole troppo ingombranti.

  4. Marca e caratteristiche
    In commercio esistono prodotti a marchio Pyrex (originale) e altri brand che vendono vetro borosilicato di qualità paragonabile. Se vuoi andare sul sicuro, leggi le recensioni o chiedi consiglio in un negozio specializzato. Controlla anche l’etichetta per verificare la resistenza massima dichiarata e se è possibile lavarlo in lavastoviglie.

  5. Design
    Negli anni passati, alcune linee di Pyrex erano opache e di colore scuro, mentre oggi trovi disegni più moderni, con vetri quasi trasparenti o lievemente colorati. Se ti piace servire direttamente a tavola, una bella casseruola in vetro potrebbe dare un tocco di eleganza.

Prezzi: quali cifre aspettarsi?

Le pentole e casseruole in Pyrex hanno prezzi che oscillano di solito tra i 20 e i 40 euro, a seconda della grandezza e del modello. Per esempio, una teglia rettangolare di media dimensione potrebbe costare intorno ai 20-25 euro, mentre una casseruola con coperchio capiente può arrivare a 30-40 euro o poco più.

Se cerchi set completi (tipo pacchetto con più pezzi, diverse forme e dimensioni), potresti spendere tra i 50 e i 100 euro. Nei negozi fisici o sugli store online, non è difficile trovare promozioni. A volte, marchi meno conosciuti offrono prodotti equivalenti al Pyrex originale, con un risparmio di qualche euro. L’importante è verificare che si tratti davvero di vetro borosilicato e non di un vetro generico, che sarebbe meno resistente al calore.

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Consigli d’uso e manutenzione

Come si mantiene in forma una pentola o una teglia in Pyrex? Ecco qualche dritta, per evitare brutte sorprese.

  1. Evitare sbalzi termici estremi
    Sì, è vero, il Pyrex regge bene i salti di temperatura, ma non è indistruttibile. Se togli una pirofila dal congelatore, non metterla subito su un fornello a fiamma viva. Meglio un passaggio graduale a temperatura ambiente o un calore più moderato nelle prime fasi.

  2. Usa un frangifiamma sul gas
    Specialmente se la pentola è appena uscita dalla credenza, scalda il tutto a fuoco basso, facendo arrivare la temperatura in modo graduale. Poi puoi alzare un po’ la fiamma, ma senza esagerare.

  3. Niente induzione
    Potrebbe sembrare scontato, ma ci sono persone che si accorgono tardi dell’incompatibilità col piano a induzione. Se possiedi questo tipo di piano cottura, informati su eventuali dischi adattatori (ma, a dirla tutta, non è la soluzione più pratica).

  4. Pulizia e lavastoviglie
    Il Pyrex, di solito, è lavabile in lavastoviglie senza problemi. Se ci sono incrostazioni ostinate, lascialo in ammollo con acqua tiepida e un po’ di detersivo. Evita spugnette metalliche aggressive che potrebbero opacizzare la superficie.

  5. Attenzione a utensili metallici
    Mentre mescoli o servi, cerca di non graffiare il fondo con forchette o coltelli. È sempre meglio utilizzare utensili di legno, silicone o nylon. Certo, è più resistente di altre superfici, ma potrebbe comunque formarsi qualche segno.

Cotture lunghe: un punto forte del Pyrex

Uno dei motivi per cui il Pyrex è amatissimo dai cuochi di casa è la sua capacità di mantenere a lungo il calore e di diffonderlo in modo costante. Pensiamo a uno stufato di fagioli, cotto lentamente sulla fiamma bassa o in forno: il Pyrex consente una cottura uniforme, senza picchi eccessivi di temperatura che brucino il fondo. Inoltre, poter controllare il contenuto a vista può evitare che la preparazione si asciughi troppo in corso d’opera.

Per non parlare dei dolci: le teglie in vetro borosilicato sono ottime per crostate, sformati, torte salate, perché distribuiscono il calore in maniera regolare, e tu puoi verificare come procede la cottura già da fuori. È comodo se hai il dubbio che la base non sia cotta a dovere.

Qualche curiosità storica e di design

Le prime stoviglie in Pyrex avevano un aspetto piuttosto scuro e opaco, con un colore che tendeva al marrone o al verde bottiglia. Erano ben lontane dalla trasparenza cristallina a cui siamo abituati oggi. Nel tempo, i progressi nella produzione hanno reso il vetro più chiaro, permettendo ai consumatori di “sbirciare” le proprie creazioni culinarie mentre cuociono.

Negli anni, ci sono stati anche momenti in cui il Pyrex è diventato un oggetto di design e collezione. Alcuni modelli vintage sono ricercatissimi dai collezionisti, che amano linee e decorazioni retrò. Non è raro imbattersi in fiere o mercatini dove si vendono piatti e casseruole anni Cinquanta con motivi floreali dipinti sul vetro.

Conclusioni

Per chi cerca una via di mezzo tra la lentezza della ghisa e la neutralità dell’acciaio, il Pyrex può essere una soluzione intrigante. Resistente ai graffi e alla corrosione, completamente inerte nei confronti degli alimenti, ti consente di cuocere e di servire con un unico recipiente. La sensazione di vedere le pietanze cuocere e dorarsi ai lati, poi, ha il suo fascino.

I prezzi, come abbiamo visto, sono alla portata di molte tasche, con range dai 20 ai 40 euro per casseruole e teglie di dimensioni medie. Certo, bisogna accettare qualche limitazione, come la scarsa conducibilità e l’incompatibilità con l’induzione, ma per molte ricette casalinghe è più che sufficiente. Se ti piace sperimentare, potresti provare con una teglia Pyrex per le tue lasagne domenicali o con una casseruola per le tue zuppe di legumi invernali. Ti accorgerai che il passaggio dal frigo al forno (con le dovute cautele) non sarà un problema, e la trasparenza ti permetterà di controllare la cottura a colpo d’occhio. Il resto è questione di gusto personale e di stile in cucina. E, come sempre, scegliere materiali diversi per usi diversi è un buon segreto per ottimizzare spazio e ricette.

Roberto Pinna

Roberto Pinna non è solo un cuoco, ma una vera e propria autorità nel mondo culinario. Con oltre un decennio di esperienza dietro ai fornelli, ha saputo affinare la sua arte culinaria in vari ristoranti, dai locali tradizionali alle cucine d'avanguardia.
Roberto si è specializzato nel conoscere a fondo ogni tipo di pentola, dalle più tradizionali alle più innovative. Questa sua curiosità lo ha portato a diventare un punto di riferimento per chiunque voglia scegliere la pentola perfetta per ogni esigenza culinaria.