Migliore Padella in Ghisa – Recensioni, Opinioni e Prezzi

Aggiornato il 22 Ottobre 2023

In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore padella in ghisa per le proprie esigenze.

Oggi, chi vuole mangiare bene e apprezza ama dedicarsi ai fornelli, sceglie stoviglie realizzate con un materiale naturale e atossico, come la ghisa. La ghisa è un materiale antico, che viene impiegato per fabbricare pentole e padelle già da molti secoli. Infatti ci sono resti di vasellame in ghisa che risalgono anche a 3000 anni fa. Ancora oggi le padelle in ghisa risultano tra le migliori, grazie a questo materiale, la cui qualità è dovuta proprio alla natura stessa della sua lega. La ghisa è perfetta per tutti i manicaretti per i quali serve una padella, dalle fritture agli intingoli, proprio perché, a differenza dell’acciaio, mantiene più a lungo il calore.

Recensione Migliori Padelle in Ghisa

Vediamo più nel dettaglio alcune delle migliori padelle in ghisa disponibili sul mercato in questo momento.

Padella in Ghisa con Manico di Legno Le Creuset

Date le sue straordinarie prestazioni in fase di cottura e la sua indiscutibile bellezza, questa Le Creuset è considerata la regina assoluta delle padelle in ghisa. I motivi per preferirla alle concorrenti sono davvero moltissimi, primo tra tutti lo strato di vetrificazione interna, bello da vedere e resistente ai graffi. Inoltre, in base al colore della tua cucina potrai scegliere fra ben 6 differenti colorazioni, tutte vivaci ed elegantissime.
Che tu sia un amante dei primi piatti, dei secondi o dei dolci, grazie a questa padella potrai soddisfare qualsiasi tuo desiderio: la ghisa è un materiale estremamente resistente che ti consentirà di sbizzarrirti con i metodi di cottura più originali e complessi.
La padella in ghisa Le Creuset è disponibile in diversi formati, che vanno dai 24 ai 28 cm, ideali per cuocere anche grandi arrosti, spezzatini o per condire e saltare fino a 4 porzioni di pasta contemporaneamente. Essa è inoltre dotata di un ampio e comodo manico in legno, fondamentale per evitare scottature e molto gradevole a livello estetico.
La classica Le Creuset è un modello indispensabile per gli appassionati delle cotture lunghe e che richiedono pazienza. Si tratta di un modello di qualità davvero elevata, ma prima di usarla dovrai fare attenzione a trattarla nel modo corretto. Già, perché per beneficiare al meglio dei prodigi della ghisa è necessario stagionare la padella, ungendola con olio vegetale o prodotti specifici che puoi facilmente reperire in commercio.
Altro punto a favore di questo prodotto è la possibilità di rimuovere il manico in poche e semplici mosse. In questo modo, potrai inserire la tua Le Creuset comodamente in forno, per cuocere pizze, torte e per dorare favolosi secondi di carne.
Inoltre, questa pentola è provvista di una piccola impugnatura laterale, che ti permetterà di trasportarla con più sicurezza. Il peso della ghisa è infatti decisamente maggiore di quello dell’alluminio o dell’acciaio, ma date le straordinarie performance di cottura difficilmente risulterà un problema.
Puoi utilizzare la padella in ghisa Le Creuset su qualsiasi superficie, compreso il piano a induzione. Una volta preparati i tuoi piatti preferiti, ricordati di non lavare mai la pentola in lavastoviglie: per garantirti prestazioni ottimali, questa pentola deve essere pulita semplicemente passando dell’acqua calda sulla superficie interna.
Se la utilizzerai correttamente, puoi stare certo che non ti deluderà. Anche se il prezzo può risultare un tantino elevato, ricorda che le pentole Le Creuset sono coperte da una garanzia di 30 anni.

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Padella Signature a Doppio Becco Le Creuset

Altro fiore all’occhiello della produzione Le Creuset è la padella Signature a doppio becco, leggermente più piccola e decisamente più leggera delle sue colleghe di fascia superiore Questa pentola conserva tutte le incredibili caratteristiche offerte dalla ghisa ad un peso veramente ridotto, con i suoi 1,9 kg di peso è indubbiamente tra le padelle più leggere che potrai trovare a parità di dimensione.
Con il suo diametro di 23 cm, la padella Signature risulta ottima per cuocere qualsiasi secondo a base di carne o di pesce, in quanto sufficientemente capiente e dotata di due beccucci laterali perfetti per scolare l’olio in eccesso che deriva dalla cottura del cibo. Inoltre, per essere maneggiata senza sforzo, è dotata di un comodissimo manico ergonomico, accompagnato da una ulteriore maniglia di dimensioni più piccole.
Anche in questo caso, Le Creuset non delude i cuochi più esigenti dal punto di vista dell’estetica. Interno vetrificato opaco, esterno smaltato disponibile in sei gradevolissime colorazioni. Oltre ad utilizzarla per preparare primi, secondi, contorni, dolci, pizze e pane, chi la possiede fatica davvero a non appenderla in bella vista sulle pareti della cucina.
Parliamo ora di uno dei metodi di cottura più apprezzati in assoluto, la frittura. Friggere in una padella Le Creuset non solo è comodo e veloce, data l’eccezionale omogeneità del calore data dalla ghisa, ma richiede anche pochissimi sforzi durante la fase di pulizia. Il fondo in ghisa infatti, consente a queste padelle di rimanere antiaderenti in modo permanente, e per rimuovere l’olio in eccesso è sufficiente passare un velo di carta assorbente.
Per quanto riguarda la manutenzione e la pulizia, valgono le regole generali destinate alla ghisa. No a lavastoviglie e detersivi, si all’acqua calda e ad un’accurata asciugatura.
Come tutte le pentole in ghisa, anche Le Creuset Signature può essere comodamente utilizzata sul piano a induzione. Infine, il suo prezzo ridotto rispetto alle padelle più grandi la rende uno strumento assolutamente indispensabile per ogni appassionato di cucina.
Unica pecca, il manico della padella Signature non è removibile. Se il tuo forno non è abbastanza grande, potrai utilizzarla unicamente sui fornelli.

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Padella Alta in Ghisa Rotonda Le Creuset

Se apprezzi gli arrosti, il pane o la frittura, molto probabilmente quello che ti serve è una pentola in ghisa dai bordi alti come questa. Il modello che ti proponiamo è in tutto e per tutto simile a quelli più diffusi ed amati dagli chef di tutto il mondo, ma è caratterizzato dalla presenza di bordi decisamente più alti.
L’altezza di questa padella Le Creuset è di 11 cm, ideale per contenere fino a 3,5 lt di acqua o olio. Disponibile in un formato decisamente grande, questa padella presenta un diametro di 28 cm. Una misura generosa, ma che inevitabilmente si ripercuote sul peso complessivo del prodotto. Con i suoi 3 kg di peso deve essere maneggiata con estrema attenzione. Fortunatamente, l’azienda ha provveduto a inserire un comodo manico in legno, il quale con la sua forma allungata consente una presa sicura e una buona maneggevolezza.
Trattandosi di pura ghisa anche in questo caso è possibile usare la Le padella Creuset con bordi alti su qualsiasi superficie di cottura: il piano a induzione e il forno non sono affatto ostacoli.
A metà tra una stoviglia e un’opera d’arte, anche questo modello è disponibile in quattro diverse colorazioni, tutte realizzate in ghisa smaltata. Per preservare al meglio le proprietà di questo materiale, il consiglio è di non lavare le pentole Le Creuset in lavastoviglie. Per via del lavaggio a mano comunque, prima di passare alla pulizia delle superfici è fondamentale lasciare raffreddare la pentola, per poi sciacquarla con dell’acqua rimuovendo i residui di cottura con l’aiuto di una spazzola delicata o una spugna inumidita.
Esiste inoltre un segreto per rimuovere lo sporco più ostinato dai fondi in ghisa, fare bollire dell’acqua aggiungendo un cucchiaio di bicarbonato. Grazie a questa semplice accortezza, la padella tornerà in pochi secondi come nuova. Molto importante inoltre, è assicurarsi di asciugare con attenzione tutte le parti in ghisa.
Anche questo modello risulta di livello professionale, e ciò è visibile dal prezzo, leggermente più elevato rispetto agli altri marchi. Un investimento che tuttavia può garantire la realizzazione di piatti davvero eccezionali, grazie alla capacità della ghisa di diffondere il calore in modo omogeneo.
Se apprezzi gli arrosti, gli stufati o i contorni a base di verdure saltate, non puoi assolutamente fare a meno di provare le tue ricette preferite utilizzando la padella Le Creuset dai bordi alti. Inoltre, sappi che la ghisa è in grado di trattenere il calore molto a lungo: ciò ti permette di servire i tuoi piatti in tavola direttamente nella pentola, che essendo molto elegante a livello estetico si trasforma facilmente in un originale piatto di portata.

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Come Scegliere Padella in Ghisa

La ghisa è un materiale ferroso ad alta percentuale di carbonio. Rispetto all’acciaio, infatti, la ghisa contiene più del 2,06% di carbonio, che è il limite entro il quale viene realizzato l’acciaio inossidabile. Questo perché in questa lega la concentrazione di carbonio viene spinta al limite massimo di saturazione, che è il 6,67%. Questa scelta la rende quasi inattaccabile ai processi di ossidazione, che attaccano invece il ferro nudo, mantenendo però tutte le caratteristiche del materiale ferroso. Infatti essa possiede, come il ferro, un’eccellente trasmissività termica ed elettrica. Una caratteristica che rende possibile usare la padella in ghisa anche sul piano a induzione. Ovviamente, come tutti i materiali usati per cucinare, anche la ghisa ha pregi e difetti.
La ghisa è facile da ottenere, economica, facilmente lavorabile anche in forme complesse, resistente all’usura, ma è fragile e pesante. La sua produzione viene realizzata in appositi forni, dove il ferro, anche proveniente da avanzi e rottami, viene fuso a contatto del carbon coke. Il carbon coke, infatti, posto a contatto col ferro, alle alte temperature attiva un processo di riduzione degli ossidi e produce la ghisa. Questa ghisa, per essere lavorata, viene versata incandescente negli stampi appositi quando è ancora allo stato liquido. Poi viene solidificata raffreddandola, più o meno rapidamente, a seconda degli usi finali del manufatto. La ghisa, proprio grazie alla maggiore percentuale di carbonio, si è rivelata più duttile dell’acciaio e resiste meglio agli sbalzi di temperatura.
Però, a differenza dell’inox, la ghisa è più pesante, più dura e, di conseguenza, più fragile. Quando la ghisa fusa si raffredda e si consolida nella forma della padella desiderata, viene battuta per toglierle le incrostazioni e convenientemente rifinita, spesso manualmente. Poi viene lavorata e trattata con un eventuale rivestimento e la verniciatura. Un’ulteriore patina che, alla fine, viene definitivamente fissata con un passaggio in un forno ad alte temperature. Durante la produzione viene realizzato anche lo strato di protezione che, generalmente, è dello stesso materiale. Comunque venga fatto questo strato, però, è molto importante controllare anche quale materiale viene usato.

Il rivestimento o la smaltatura della padella in ghisa

Risulta essere possibile trovare in commercio molte pentole, realizzate anche in ghisa, il cui interno è stato reso antiaderente con il teflon. Il teflon è un materiale facile da installare ed economico, ma ha il difetto di graffiarsi facilmente e rilasciare PFOA, considerati tossici a livello alimentare.
La ghisa invece è un materiale totalmente atossico. Molte padelle in ghisa vengono levigate in fase di rifinitura e lucidate al punto tale da diventare inattaccabili agli acidi degli alimenti. Un trattamento che, in pratica, le rende antiaderenti ai cibi, anche in fase di cottura. Ma puoi trovare anche dei modelli che sono stati rivestiti successivamente, usando un altro processo.
I migliori processi di rivestimento sono la vetrificazione e la ceramica. In ambedue i sistemi è anche possibile aggiungere una pigmentazione atossica, per dare vivacità e colore alla padella in ghisa. Poi ci sono dei modelli che hanno ricevuto un tipo di smaltatura differente, ottenuto con la polimerizzazione di polvere di pietra, più economica ma altrettanto efficace. Però, se scegli di acquistare una padella in ghisa senza rivestimento, allora non dimenticare ogni tanto di ungerla, ancora calda, con l’olio. Un’operazione da fare dopo averla tenuta per un paio di minuti sul fuoco, senza niente dentro. Poi devi lasciarla riposare per un giorno intero senza usarla, in modo da fare assorbire l’olio alla ghisa. Così facendo si rigenera la patina che la protegge e la rende antiaderente.

Il fondo della padella in ghisa

Il fondo della padella in ghisa deve rimanere in materiale originario. Questo perché un rivestimento isolante influirebbe negativamente sulla trasmissione termica della fiamma e ti impedirebbe anche di usarla sui fornelli a induzione. Quindi il fondo può essere rivestito in ghisa, naturale o levigata, o eventualmente, qualora ce ne fosse la necessità, con un materiale termoconduttore come l’alluminio o il rame.

Il manico della padella in ghisa

Il manico della padella in ghisa generalmente è dello stesso materiale ed è ricavato durante la fase di solidificazione della ghisa. Risulta essere certamente la soluzione migliore, perché hai la garanzia che esso sia resistente quanto basta a sollevare la padella con tutto il suo contenuto. Però puoi trovare anche un manico fatto con un altro materiale, che è stato fissato con dei perni, di cui è sempre bene controllare la solidità.
Si tratta di manici di metallo, che devono essere sempre rivestiti di un materiale isolante, per non bruciarsi le mani. In alcuni modelli poi, proprio per agevolare la presa della padella quando la sollevi, c’è un altro manico più piccolo, che sporge dalla parte opposta rispetto al principale. Questo secondo manico, tra l’altro, è anche molto comodo per versare fuori dalla padella i sughi, o i brodi delle ricette in umido, soprattutto se nella padella in ghisa è presente una sbeccatura.

La sbeccatura della padella in ghisa

Data la facilità di plasmare il materiale, quando è ancora in fase di raffreddamento, succede spesso di trovare delle padelle in ghisa guarnite di comode varianti, come la sbeccatura. La sbeccatura, infatti, è una soluzione molto comoda, soprattutto quando bisogna versare i sughi dalla padella in una terrina, o in un contenitore, senza farli traboccare. La sbeccatura generalmente viene realizzata sul bordo della padella, a sinistra del manico o, comunque, tra il manico principale e il secondario.

Il coperchio della padella in ghisa

A differenza di una volta, ormai tutte le padelle vengono fornite di coperchio. La copertura della padella è estremamente utile quando si frigge, o si cucina in umido, per evitare che fumi e vapori invadano la cucina e per migliorare l’omogeneità della cottura. Il coperchio in genere è in ghisa, ma se riesci ad adattarne uno trasparente è molto meglio.
Controlla sempre ovviamente che il pomello del coperchio sia realizzato, o almeno rivestito, con un materiale atermico e isolante.

La pulizia della padella in ghisa

Infine, quando scegli una padella in ghisa, controlla sempre che nel libretto di istruzioni ci siano anche le indicazioni per il lavaggio. Come regola generale le casseruole in ghisa si lavano a mano e solo dopo essersi raffreddate. In alcuni casi, quando la ghisa è stata rifinita e rivestita con particolare attenzione ed è previsto dalle istruzioni, allora la puoi mettere anche in lavastoviglie, ma evitando detersivi aggressivi e usando temperature non troppo elevate.
La ghisa non trattata si può anche strofinare con la spugna abrasiva, dopo averla tenuta in acqua tiepida, per ammorbidire i residui. La ghisa smaltata invece va lavata usando solo spugne morbide e saponi delicati.

Padelle in Ghisa più Vendute

Per concludere proponiamo una lista delle padelle in ghisa più vendute online in questo periodo con il relativo prezzo.

Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.

Ultimo aggiornamento 2024-03-22 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

Roberto Pinna

Roberto Pinna non è solo un cuoco, ma una vera e propria autorità nel mondo culinario. Con oltre un decennio di esperienza dietro ai fornelli, ha saputo affinare la sua arte culinaria in vari ristoranti, dai locali tradizionali alle cucine d'avanguardia.
Roberto si è specializzato nel conoscere a fondo ogni tipo di pentola, dalle più tradizionali alle più innovative. Questa sua curiosità lo ha portato a diventare un punto di riferimento per chiunque voglia scegliere la pentola perfetta per ogni esigenza culinaria.